Jazz

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IL JAZZ

Il jazz è un genere di musica caratterizzato dall’ improvvisazione, da una grande espressività e da una particolare attenzione al ritmo

Nasce tra la fine dell’ 800 e gli inizi del ‘900 nel Sud degli Stati Uniti e si diffonde poi in tutto il territorio e successivamente nel resto del mondo (in particolar modo grazie alla radiodiffusione ed ai dischi).

ORIGINI DEL JAZZ

Nasce dall’incontro delle seguenti tradizioni/culture:

  • Musica Africana (RITMO)
  • Musica Europea (STRUMENTI e ARMONIA)
  • Musica Americana

Il jazz è la prima forma d’arte autoctona Americana, o per precisione degli afroamericani, i discendenti degli schiavi deportati dall’Africa fin dal diciassettesimo secolo.

I generi di musica Americana che, mescolandosi, diedero vita al jazz sono:

  • I Work song: (canti di lavoro) si basavano su una semplice struttura responsoriale di call and response (chiamata e risposta), in cui il coro rispondeva alla voce di un solista.
  • Il Blues: forma d’arte che mescola poesia e musica. I versi delle canzoni hanno una struttura AAB: le prime due sezioni hanno medesimo testo e stessa melodia, ma armonia diversa. La terza sezione “B” ha melodia ed armonia che danno un senso di conclusione alla strofa. Ogni sezione è costituita da 4 battute. Il termine rimanda all’espressione “to feel blue” che in nello slang significa essere triste, le canzoni blues parlavano di solitudine, povertà, vagabondaggi e carcere. Tipico di questo genere musicale è l’utilizzo della Scala Blues (es. Do – Mib – Fa –Fa# – Sol – Sib –Do), che nasce dall’incontro fra la tradizione melodica africana e gli strumenti musicali europei.
  • Il Ragtime: musica principalmente per pianoforte (che risente ancora dell’influenza della musica europea), caratterizzata da un tempo regolare suonato dalla mano sinistra e da tempo sincopato suonato dalla mano destra. Ricordiamo a tal proposito  Scott Joplin, un grande esponente di questo genere musicale. Un suo brano, Maple Leaf Rag, risalente al 1899, raggiunse un successo straordinario, tanto che dello spartito vennero vendute un milione di copie.
  • I Gospel e gli Spiritual (musica religiosa) in particolare i testi del Gospel sono al nuovo testamento mentre quelli degli Spiritual sono ispirati al vecchio testamento

La prima esplosione del jazz avvenne nel Sud degli Stati Uniti dove, a causa delle passate deportazioni dall’Africa, si era concentrata una vasta comunità nera (che da non molto tempo si era affrancata dalla schiavitù).

Nelle origini di questa musica la città di New Orleans (nello stato della Louisiana), svolse un ruolo importante. Era un grande porto fluviale sul delta del Mississippi, e la sua popolazione era composta da Afroamericani, Francesi, Spagnoli, Inglesi e Italiani: l’incontro di tutte queste grandi culture e delle loro musiche fu sicuramente un elemento determinante per la nascita di questa nuova musica.

IL JAZZ E LA SUA EVOLUZIONE

Il primo disco di Jazz fu registrato nel 1917 dalla Original Dixie Jazz Band (titolo “Livery Stable Blues”), la band era diretta dal clarinettista Nick La Rocca (di origine siciliana).

Possiamo seguire l’evoluzione del Jazz dividendo il secolo in sezioni di dieci anni, ricordando che questa transizione non è improvvisa ma graduale e soprattutto che, al contrario di altri generi musicali, nel Jazz uno stile non sostituisce il precedente: nel corso del secolo i nuovi stili convivono con i precedenti. Un esempio pratico è che negli anni ’70 mentre imperversava la Jazz-Fusion, erano ancora attivi musicisti che erano stati esponenti di punta del Ragtime ad inizio secolo. Il Jazz nasce come musica da ballo e solo con il Be-bop smette di essere tale.

1910 Inizi del Jazz, stile influenzato dalle “Marching Band” di New Orleans (simili alle nostre bande di paese) composte da strumenti a fiato e percussioni, caratteristico è il loro utilizzo durante il Carnevale ed in occasione dei cortei funebri. L’improvvisazione è collettiva in questo periodo: tromba, clarinetto e trombone improvvisano contemporaneamente, le linee melodiche sono comunque comprensibili perché suonate da tre strumenti che hanno suoni e altezze di frequenza diverse fra loro (Clarinetto – Alto, Tromba – Medio, Trombone – Basso). Tra i musicisti più importanti del periodo ricordiamo il trombettista King Oliver.

1920 Le band jazz cambiano, abbiamo formazioni più simili alle formazioni Jazz moderne. La batteria si sviluppa nel set tipico suonato oggi anche dai musicisti rock: cassa, rullante, tamburi e piatti, invece di essere suonati da musicisti diversi come nelle marching band, vengono suonati da un solo musicista, il batterista. L’improvvisazione non è più collettiva, ma viene fatta da un solista alla volta, a turno. Tra i più importanti musicisti dell’epoca ricordiamo il trombettista Louis Armstrong.

1930 E’ il periodo delle Big Band, orchestre Jazz che nascono anche a causa della crisi della borsa del 1929. La formazione tipo dell’orchestra swing comprendeva tre o quattro trombe, tre tromboni, cinque sassofoni tra cui due contralti, due tenori e un baritono. La sessione ritmica comprendeva una chitarra, un contrabbasso, un pianoforte e la batteria. L’orchestra Jazz si distingue da quella classica principalmente per l’assenza degli archi. La chitarra elettrica nasce proprio in questo periodo, occorreva infatti un’amplificazione affinché il suono potesse imporsi su quello di trombe e tromboni. Tra gli esponenti più importanti del periodo ricordiamo Duke Ellington, compositore e direttore d’orchestra tra i più importanti della storia del Jazz.

1940 Attorno al 1945, si saluta la nascita di un nuovo stile, nato dalle jam session (concerti improvvisati tra musicisti che spesso si incontravano per la prima volta su un palco) che si tenevano a tarda ora in due locali di Harlem, il Minton’s Playhouse e il Monroe’s. Questo stile fu chiamato Bebop ed era praticato soprattutto da musicisti giovani, appena giunti sulla scena jazz di New York. Caratterizzato da armonie complesse e tempi velocissimi, il bebop fu tenuto a battesimo dal trombettista Dizzy Gillespie, che ne fu il pioniere assieme all’alto sassofonista Charlie Parker. E’ un tipo di musica molto complesso, con assoli molto tecnici dai ritmi vertiginosi, il Jazz incomincia a diventare una musica per intellettuali ed appassionati e smette di essere una musica da ballo.

1950 Il Jazz continua a trasformarsi, nascono l’ Hard-Bop (una estremizzazione del Bebop), il Cool Jazz (un jazz dai ritmi più rilassati e con sonorità più raffinate) e la Bossa Nova (una miscela di armonie jazz e ritmi latino/americani). Ricordiamo Miles Davis come esponente del cool jazz e Jobim grande compositore di bossa nova.

1960 Alla fine degli anni 1950 nasce il Free Jazz grazie al sassofonista Ornette Coleman che praticava una forma d’improvvisazione collettiva totale la cui conseguenza è la totale frantumazione della maggior parte delle idee tradizionali di forma, armonia, melodia e ritmo. Il genere implicava una forte componente di critica politica e sociale, era un grido di ribellione da parte dei musicisti afroamericani nei confronti della società, ed una rivendicazione delle proprie radici e della propria identità culturale ed originalità. I musicisti vogliono creare un tipo di musica che non possa venire copiata dai musicisti bianchi.

1970 Alla fine degli anni 60 nasce il Jazz Rock, incontro tra improvvisazione Jazz e ritmiche e strumenti tipici del Rock, tra gli esponenti ricordiamo i Weather Reports e Frank Zappa. Verso la fine degli anni 70 il Jazz Rock si evolve nella Fusion, un tipo di Jazz che vede la fusione di diversi stili musicali e di diverse influenze etniche e popolari.

IMPROVVISAZIONE è una rielaborazione estemporanea (fatta sul momento) della melodia principale del brano, possiamo considerarla una composizione istantanea, fatta direttamente suonando sullo strumento e non scrivendola su un foglio. Per improvvisare esistono delle formule che consentono di incorrere il meno possibile in errori melodici (scale specifiche e successioni di accordi).