Musica e Cinema

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CENNI STORICI

Il cinematografo nasce verso la fine dell’Ottocento con i fratelli Lumiere. Anche prima dell’avvento del sonoro (dialoghi e rumori) la musica accompagnava le prime proiezioni cinematografiche.

In origine la principale funzione della musica, era quella di coprire i rumori di sala ed il ronzìo del proiettore. Alla proiezione erano presenti dei pianisti che nel buio della sala improvvisavano la musica seguendo l’evolversi delle scene sullo schermo. Il modo (maggiore o minore), l’intensità, l’altezza, la cantabilità della melodia e molte altre caratteristiche della musica, unite alle immagini, trasmettono emozioni e sentimenti. Ben presto gli autori contemporanei furono invitati a comporre musiche originali  per i film muti, tra questi Saint-Saens, Satie, Prokoviev e Schostakovic.

Il compositore veniva informato del contenuto del film ed egli scriveva le musiche in “differita” senza una vera e propria sincronia con l’immagine, successivamente musica e immagini vennero fuse insieme e si cominciò ad automatizzare e sincronizzare il linguaggio sonoro con quello visivo.

Nel 1926 con Don Juan della Warner Bros si attua un perfetto sincronismo tra immagine e musica; la musica proveniva da altoparlanti collegati ad un giradischi. Nel 1927 nasce il film sonoro con dialoghi e rumori d’ambiente, la prima pellicola del genere si intitola “Il cantante di Jazz”. Sempre in quegli anni si arriva all’ incisione della musica sulla stessa pellicola.  Nasce il termine “colonna sonora” che comprende l’insieme di tutti gli elementi sonori del film: dialoghi, rumori e musica.

Concetti da ricordare

-Della colonna sonora fanno parte, oltre alla musica, anche i dialoghi e gli effetti sonori.

-Musica Interna ed Esterna (In e Out): la musica interna fa parte dell’ambiente del film, e viene ascoltata anche dai protagonisti (una radio che suona ad esempio); la musica esterna non fa parte dell’ambiente ma lo commenta “fuori campo”.

-La colonna sonora di un film può essere originale, in cui le musiche sono composte appositamente per il film, o non originale, in cui delle musiche già esistenti vengono adattate alle immagini.

-La musica può accompagnare le immagini seguendo tre diverse direzioni stilistiche:

  • Aderenza: quando la musica esprime le stesse sensazioni delle immagini, accentuandone il significato ( musica dissonante e misteriosa per un film horror ad esempio).
  • Contrasto: quando la musica esprime sensazioni contrastanti in confronto alle immagini, spesso accade nelle commedie o nei film comici.
  • Attenuazione: quando la musica segue le immagini per aderenza attenuandone però la forza, pensiamo ad una scena tragica accompagnata da una musica non necessariamente drammatica ma dolce. La funzione è quella di non rendere emotivamente troppo forte per lo spettatore la scena che si sta raccontando.

-La musica nel cinema è un metalinguaggio serve cioè a fornire allo spettatore informazioni ulteriori che le sole immagini non possono fornire. Pensiamo ad esempio all’utilizzo degli strumenti cosiddetti Etnici, per farci capire in un istante che una specifica scena è ambientata in un paese esotico.

Leit Motiv: è una melodia (anche molto breve) che viene associata ad uno specifico personaggio, ad un ambiente, ad una situazione, ad un oggetto. Nel film troviamo questa melodia ogni qual volta incontriamo tale personaggio, o quando nella trama abbiamo riferimenti diretti o indiretti ad esso. Viene utilizzato per guidare lo spettatore all’interno della trama, per consentirgli di avere dei punti di riferimento non solo visivi ma anche sonori. Il Leit Motiv può essere riproposto con variazioni all’interno del film, passare dal modo maggiore al modo minore, rallentato, accelerato, suonato da diversi strumenti (ovviamente la medesima melodia suonata da una chitarra con il distorsore o da un flauto traverso assume un diverso messaggio all’interno del film). I Leit Motiv devono imprimersi velocemente nella nostra memoria insieme alle immagini, ed essere adattati a più sequenze.

Il loro ritorno nel corso della storia ci aiuta a ricordare gli avvenimenti a cui li abbiamo associati in precedenza sono un suggerimento prezioso di cui spesso non ci accorgiamo.

LE FUNZIONI DELLA MUSICA DA FILM

Funzioni Fisiche. Si manifestano quando la musica ha un impatto sulla percezione dello spazio/tempo e dei movimenti fisici di una particolare scena. Ecco le più comuni:

  • Stabilire un luogo geografico tramite l’utilizzo di melodie armonie e strumenti tipici di una determinata area geografica.
  • Stabilire un periodo storico mediante l’utilizzo di metodi di composizione e strumenti relativi ad un preciso periodo storico.
  • Intensificare l’azione descrivendo con dettaglio la scena musicalmente così ampliandone il valore drammatico.
  • Mickey-mousing. La musica descrive ogni particolare nell’azione di una scena.

 

Funzioni Psicologiche. Si manifestano quando la musica aggiunge ad una scena nuove dimensioni, idee o chiavi di lettura non espresse da dialogo e azione. Eccone alcune:

  • Stabilire una stato d’animo.
  • Amplificare le emozioni suscitate dalla scena
  • Rivelare pensieri e sentimenti non espressi da un personaggio.
  • Definire il carattere dei personaggi
  • Anticipare un avvenimento La musica può dare degli indizi su ciò che sta per accadere.
  • Rievocare eventi passati (o i ricordi dei personaggi)
  • Illudere gli spettatori. La musica può dare l’idea che stia per accadere qualcosa che poi non accadrà.

Funzioni Tecniche. Si manifestano quando la musica aiuta la struttura generale del film.

Ecco le più frequenti:

  • Creare continuità tra una scena e la successiva. La musica può aiutare lo spettatore nella transizione tra una scena e la successiva, anche se l’occhio vede un taglio netto l’orecchio sente un passaggio musicale continuo.
  • Creare un filo conduttore per l’intero film. Tramite l’uso di elementi musicali ricorrenti la musica crea una continuità nel suono dell’intero film che ne rende più facile la comprensione.

-Analisi ed ascolto delle colonne sonore, quali elementi MUSICALI ci danno indizi precisi riguardo al film che stiamo vedendo:

  1. Modo maggiore o Minore
  2. Ritmo e Velocità
  3. Dinamica (forte, piano, fragoroso, sussurrato…)
  4. Utilizzo degli strumenti musicali:
  • le percussioni danno un senso di epicità, di pericolo imminente
  • gli ottoni possono esprimere gloria e potenza
  • gli archi possono esprimere calma o tensione

5. Consonanza/Dissonanza: una melodia (o armonia) dissonante può esprimere mistero o tensione, mentre una consonante calma e tranquillità.

COME SI ANALIZZA LA COLONNA SONORA DI UN FILM? 

COMPOSITORI DA RICORDARE

ENNIO MORRICONE
Nato a Roma il 10 Novembre 1928, riceve la sua formazione musicale al Conservatorio Santa Cecilia, dove si diploma in tromba , strumentazione per banda e composizione. Ha studiato anche musica corale e direzione di coro. Contemporaneamente ha lavorato come trombettista in molte orchestre romane, formandosi così uno spirito pratico e creandosi una rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo. Cominciò a scrivere musiche per film nel 1955, lavorando parallelamente come arrangiatore di musica leggera per diverse orchestre e per i dischi della RCA Italia. Celebri sono le sue numerose colonne sonore cinematografiche, più di 500 in tutta la sua lunga carriera, di cui solamente 30 scritte per film western. È proprio per queste ultime, però, che Morricone è meglio conosciuto, grazie soprattutto alla collaborazione con Sergio Leone, con il quale ha dato vita alla famosa colonna sonora “Il buono, il brutto e il cattivo”.

Dopo essersi diplomato presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, iniziò a lavorare come compositore per la radio, la televisione, il teatro e il cinema. Nel 1964 scrisse la colonna sonora di Per un pugno di dollari di Sergio Leone, che ne rivelò il talento. Fecero seguito altre musiche originali per i western di Leone e i film di molti registi italiani, come Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Tornatore. Le sue colonne sonore per il cinema americano vanno dalle melodie d’ispirazione popolare per pellicole come I giorni del cielo (1978) e Gli intoccabili (1987), a temi tratti dalle musiche degli indios sudamericani e dalla musica sacra europea per Mission (1986).

PREMI E RICONOSCIMENTI
Accanto alle Nomination Academy Award per le musiche di Bugsy (1991), Morricone ha ottenuto nel corso della sua prolifica carriera numerosi riconoscimenti ufficiali, tra cui i David di Donatello per le musiche di Nuovo cinema Paradiso (1988) e Stanno tutti bene (1990). Nel 1995 ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla 52a Biennale del Cinema di Venezia. Tra le altre colonne sonore da lui composte si ricordano quelle per Lolita (1997), La leggenda del pianista sull’oceano (1998) e Malèna (2000) . Ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera il 26 febbraio 2007.
A consegnare il premio l’attore Clint Eastwood. Una vera icona dei film western, di cui Morricone ed il regista Sergio Leone hanno lasciato un’importante firma nella scena. Un Oscar meritato che forse ha tardato ad arrivare, una figura che con la sua eleganza e maestria rappresenta l’aspetto artistico dell’Italia del ‘900. Nel 2016 riceve anche il premio OScar per le musiche del film di Quentin Tarantino Hateful Eight

INTERVISTA A ENNIO MORRICONE

• Quali sono le sue “muse” ispiratrici?
Le muse ispiratrici sono gli studi, gli amori musicali che uno ha acquisito e che diventano il nostro sangue. Metabolizziamo tutte queste esperienze i nostri studi, le tecniche, e poi il film. Ad un certo punto il film diventa importante perché stimola all’eseguire scrivendo il pensiero.
• Diversi sono i film che grazie anche alle sue musiche sono un documento storico del nostro tempo. A suo giudizio esiste una differenza fra il comporre musica per film o per cartoni animati?
Non esiste una differenza, dipende poi da che cartoni animati sono. Noi immaginiamo i cartoni animati come quelli molto comici tutti velocizzati, allora li è un altro discorso. Ma se parliamo di cartoni animati moderni come Mosè o la “vita dei Santi” è come se fosse un film.
• E’ stato amico e compagno di lavoro di Sergio Leone un affermazione per ricordare il maestro?
Un grande regista sicuramente. Sottovalutato perché ha fatto tanti western, poi se uno si accorge che ha fatto “C’era una volta in America” si rende conto che questo aggettivo che io spendo per lui è il minimo.
• Ha all’attivo oltre 450 musiche. Qual è il segreto perché questa realizzazioni sono sempre così attuali?
Intanto quello di non abituarsi a scrivere una musica standard nel senso della moda corrente. Se uno sfugge alla moda, che quando diventa moda è già finita certamente avrà fatto qualcosa che resisterà di più.

JOHN WILLIAMS

John  Williams nasce l’8 febbraio del 1932 a New York, figlio di Johnny, trombettista jazz e percussionista, tra i fondatori del Raymond Scott Quintet. Inizia a studiare musica a sette anni, e poco dopo impara a suonare, oltre al pianoforte, anche il clarinetto, la tromba e il trombone.

Dimostrando un notevole talento, compone per le bande scolastiche e, durante il servizio militare, per l’aviazione nazionale.

Dopo il congedo decide di frequentare il corso di pianoforte della Juilliard School of Music, dopodiché si trasferisce a Hollywood, proseguendo gli studi musicali sotto la guida di Mario Castelnuovo-Tedesco e di Arthur Olaf Anderson.

Le prime colonne sonore
Sin dagli anni Cinquanta è autore di colonne sonore per la televisione: “Today”, serie del 1952, e “General Electric Theatre”, risalente all’anno successivo; nel 1957, poi, lavora a “Playhouse 90”, a “Tales of Wells Fargo”, a “My Gun Is Quick”, a “Wagon Train” e a “Bachelor Father”, oltre che a “M Squad”.

Gli anni ’60
A partire dagli anni Sessanta, si avvicina anche al cinema, con “I Passed for White” e “Because They’re Young”. Nel 1960 lavora alla serie tv “Scacco matto”, mentre l’anno successivo è impegnato in “The Secret Ways” e in “Kraft Mystery Theatre”, accreditato come Johnny Williams. Dopo “Alcoa Premiere”, compone le musiche di “Bachelor Flat” e delle serie tv “Il virginiano”, “The Wide Country” e “Empire”.

Gli anni ’70
Negli anni Settanta si occupa delle musiche di “NBC Nightly News”, mentre sul fronte cinematografico è impegnato per “Storia di una donna”, “Jane Eyre nel castello dei Rochester”, “Il violinista sul tetto” (per il quale vince un Oscar) e “I cowboys”. Dopo avere curato la colonna sonora per “The Screaming Woman”, per la tv, nel 1972 lavora a “Images”, “L’avventura del Poseidon” e “Un marito per Tillie”, mentre l’anno successivo è la volta di “Il lungo addio”, “Un grande amore da 50 dollari”, “The Paper Chase” e “L’uomo che amò Gatta Danzante”.

A cavallo tra il 1974 e il 1975, invece, lavora a “Conrack”, “Sugarland Express”, “Terremoto”, “L’inferno di cristallo”, “Assassinio sull’Eiger” e “Lo squalo”, grazie al quale si aggiudica un Oscar e un Grammy Award per il “Best Album of Original Score Written for a Motion Picture” nel 1976. E’ nuovamente vincitore di un Oscar nel 1977 con “Guerre Stellari”.

Gli anni ’80
Gli anni Ottanta si aprono con un nuovo enorme successo e un nuovo Oscar “E.T. L’extraterrestre” (1982). Nel 1984 viene chiamato a lavorare alla colonna sonora dei XXIII Giochi Olimpici estivi, che si svolgono a Los Angeles (“Olympic Fanfare and Theme”).

Nel 1988 John Williams è di nuovo coinvolto nell’organizzazione delle Olimpiadi: questa volta, però, si tratta di quelle invernali, che vanno in scena a Calgary (in Canada).

Gli anni ’90
Tra il 1989 e il 1992 raccoglie numerose nomination agli Oscar senza mai trionfare: nel 1989 per la colonna sonora di “Turista per caso”; nel 1990 per le colonne sonore di “Indiana Jones e l’ultima crociata” e di “Nato il quattro luglio”, nel 1991 per la colonna sonora e la canzone di “Mamma ho perso l’aereo”, nel 1992 per la canzone di “Hook – Capitan Uncino” e per la colonna sonora di “JFK – Un caso ancora aperto”.

Nel 1994 vince il Premio Oscar per la migliore colonna sonora grazie al film “Schindler’s List”. Nel 1996 agli Oscar è candidato per la migliore canzone (per il film “Sabrina”), per la migliore colonna sonora di un musical o di una commedia (sempre per “Sabrina”) e per la migliore colonna sonora di un film drammatico (per “Gli intrighi del potere”). Nello stesso anno compone “Summon the Heroes” per le Olimpiadi di Atlanta, mentre due anni più tardi rielabora il “Concerto per violino” che aveva visto la luce nel 1976. Nello stesso anno è nominato agli Oscar per la miglior colonna sonora di un film drammatico per “Amistad”; seguiranno candidature anche nel 1999 (con “Salvate il soldato Ryan”), nel 2000 (con “Le ceneri di Angela”) e nel 2001 (con “Il patriota”).

Gli anni 2000
Nel 2002, in occasione del ventesimo anniversario di “E.T. L’extraterrestre”, dirige un’orchestra dal vivo in occasione di una proiezione della pellicola restaurata e rimasterizzata, suonando tutta la colonna sonora in piena sincronia con le scene.

Nello stesso anno, scrive “Call of the Champions” per le Olimpiadi invernali di Salt Lake City e viene candidato agli Oscar per la migliore colonna sonora per “Harry Potter e la pietra filosofale” e per “Intelligenza artificiale”.

Farà incetta di candidature, senza mai vincere, anche nel 2003 (per la colonna sonora di “Prova a prendermi”), nel 2005 (per “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”) e nel 2006 (per “Munich” e per “Memorie di una geisha”).

Gli anni 2010
Nel 2012 viene nominato agli Oscar per la miglior colonna sonora per due film: “Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno” e “War Horse”. Ottiene la stessa candidatura anche negli anni successivi: nel 2013 per “Lincoln” e nel 2014 per “Storia di una ladra di libri”.

John Williams, storico compositore della saga di Star Wars, è diventato nel 2019 la persona vivente con più nomination agli Oscar in assoluto. L’ascesa di Skywalker ha ottenuto solamente tre nomination agli Oscar 2020, e per il resto è stato abbastanza ignorato dall’ Academy. Ma Williams non poteva mancare: è la sesta volta che viene candidato per un film della saga. Questa candidatura porta il suo totale al numero impressionante di 52 nomination. Meglio di lui, nella storia del cinema, ha fatto solo Walt Disney, con 59 candidature (e 22 vittorie). Meryl Streep, che attualmente detiene il record nelle categorie attoriali, ha ricevuto “solo” 21 candidature.

La prima candidatura di Williams risale addirittura al 1968: la ottenne per le musiche de La valle delle bambole. Di queste 52 candidature, solo 5 sono risultate in vittorie, finora. Quelle per Il violinista sul tetto, Lo squalo, Guerre stellari, E.T. – L’extra-terrestre e Schindler’s List. Esatto: è dal 1994 che John Williams non vince più un Oscar. Esatto: non ha mai vinto un Oscar per i temi leggendari di Superman, Indiana Jones e Harry Potter.

 

HANS ZIMMER

Nato a Francoforte sul Meno, in Germania il 12 settembre 1957, da bambino non frequenta corsi di pianoforte, se non brevemente, poiché non amava la disciplina e la formalità nella musica. Da adolescente si trasferisce a Londra.
Inizia la sua carriera musicale suonando le tastiere e i sintetizzatori con diverse band, tra cui i Buggles, con i quali registrò Video Killed the Radio Star: il primo video musicale trasmesso da MTV.

Nel 1985 collaborò con Claudio Baglioni alla realizzazione dell’album La vita è adesso. Collaborò anche con il noto compositore, nonché suo mentore, Stanley Myers che lo spinse a dedicarsi completamente alla composizione per il cinema. Insieme lavorarono sulla fusione del suono orchestrale tradizionale con strumenti elettronici.

Carriera cinematografica
Un punto di svolta nella sua carriera si verificò nel 1988 con il film Rain Man – L’uomo della pioggia. Il regista Barry Levinson stava cercando un musicista per la composizione della colonna sonora e fu merito della moglie Diana Rhodes che, dopo aver ascoltato una partitura composta da Zimmer per il film drammatico anti-apartheid “Un mondo a parte”, lo consigliò al marito. Nella partitura Zimmer utilizzò diversi sintetizzatori, tra cui un Fairlight CMI, mescolato con fusti di acciaio. La colonna sonora ottenne una candidatura all’Oscar, Il film vinse quattro Premi Oscar su otto candidature, tra queste anche quella per la migliore colonna sonora per Hans Zimmer.

Un anno dopo gli fu chiesto di comporre la colonna sonora del film “A spasso con Daisy” che, come Rain Man, vinse l’Oscar al miglior film. La strumentazione musicale era interamente composta da sintetizzatori e campionatori, tutti suonati da Zimmer che, a proposito della strumentazione utilizzata, affermò scherzando: «Non sembrava assolutamente un pianoforte, ma si comportava come un pianoforte.».

Nel 1991 compose la partitura di “Thelma & Louise”, caratterizzata dalla diapositiva della chitarra di Pete Haycock sul tema Thunderbird. Nel 1992, per realizzare la colonna del film La forza del singolo (The Power of One), andò in Africa, per utilizzare cori e tamburi africani autentici nella registrazione della colonna sonora.

Il Premio Oscar

Nel 1994 la Disney Animation Studios, colpita dal suo lavoro, lo assunse per comporre la colonna sonora de Il re leone. Fu la sua prima partitura per un film d’animazione e si aggiudicò numerosi premi tra cui l’Oscar alla migliore colonna sonora,[5] un Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e due Grammy Award. Nel 1997 la partitura fu adattata per una versione musical per Broadway, che vinse nel 1998 il Tony Award per la miglior colonna sonora per musical. Nel 2012 il musical raggiunse il record di maggior incasso di tutti i tempi per uno spettacolo di Broadway.

Nel 1998, per la partitura del film La sottile linea rossa, disse che il regista Terrence Malick voleva avere a disposizione tutta la colonna sonora prima di cominciare le riprese, per cui incise sei ore e mezza di musica. Il successivo progetto fu la partitura del film d’animazione Il principe d’Egitto, prodotto dalla DreamWorks Animation.

Negli anni 2000 compose colonne sonore per diversi film tra cui: Il gladiatore, Mission: Impossible II, La strada per El Dorado, Black Hawk Down, Hannibal, L’ultimo samurai, Il codice da Vinci, I Simpson – Il film, Angeli e Demoni e Sherlock Holmes.

Durante la composizione della colonna sonora de L’ultimo samurai fu avvicinato dal produttore Jerry Bruckheimer, con cui aveva lavorato in precedenza alle partiture di Crimson Tide, The Rock e Pearl Harbor. In quel periodo Bruckheimer aveva terminato il montaggio de La maledizione della prima luna, ma non essendo soddisfatto della musica composta per il film da Alan Silvestri, aveva intenzione di sostituirlo con Zimmer. A causa dei suoi impegni per L’ultimo samurai, il compito di comporre e supervisionare la colonna sonora fu dato a Klaus Badelt, uno dei suoi colleghi presso Media Ventures, a cui fornì alcune partiture utilizzate nel film, anche se non fu accreditato come autore.

Gli ultimi lavori

Zimmer fu assunto come compositore per i tre film successivi della serie. Per il film Sherlock Holmes del 2009, la rivista Daily Variety riferì che aveva acquistato uno strano pianoforte, dal suono “eccentrico”, per 200 dollari e lo utilizzò durante il processo di composizione.

Zimmer è anche noto per il suo lavoro sulle partiture della trilogia di Batman di Christopher Nolan per la quale collaborò anche con James Newton Howard. A causa del numero eccessivo dei compositori che contribuirono alla colonna sonora la commissione dell’Academy aveva escluso in un primo momento il film dalla corsa all’Oscar. Zimmer riuscì poi a convincerli dimostrando che i film moderni hanno sempre più bisogno di collaborazioni.

Nel 1996 ricevette il Broadcast Music Incorporated Richard Kirk Award alla carriera. Nell’ottobre del 2000, eseguì per la prima volta dal vivo un concerto con un’orchestra e un coro al 27º Annual Flanders International Film Festival di Gand. Ricevette una serie di onori e riconoscimenti, tra cui il premio Lifetime Achievement in Composizione del film dal National Board of Review, nel 2003 il Premio Frederick Loewe al Palm Springs International Film Festival, l’ASCAP Henry Mancini Award alla carriera. Nel dicembre 2010, ricevette una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Assistì il collega Klaus Badelt nella realizzazione della colonna sonora del primo film della saga Pirati dei Caraibi. Il brano centrale del film, intitolato He’s a Pirate, fu realizzato totalmente da Zimmer. Nel 2010 compose la colonna sonora di Inception guadagnandosi un’altra candidatura all’Oscar. Nel 2011 fu nominato dall’Academy consulente musicale per l’84ª cerimonia della Notte degli Oscar.

Nel 2010 firmò le colonne sonore di Inception di Christopher Nolan, per cui ottiene numerosi riconoscimenti, e The Pacific, miniserie prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks, per la quale vinse un premio Emmy. Nel 2013 compose numerose colonne sonore tra cui L’uomo d’acciaio, Rush e 12 anni schiavo. Collaborò alla colonna sonora del videogioco Beyond: Due anime, i cui protagonisti sono interpretati da Ellen Page e Willem Dafoe.

Nel 2014 compose la colonna sonora di Interstellar, per la quale ottiene la sua decima candidatura all’Oscar. Nel 2017 continuò la sua collaborazione con il regista Christopher Nolan componendo la colonna sonora di Dunkirk, per cui fu candidato all’Oscar alla migliore colonna sonora per l’undicesima volta.